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RAIMODNO GUARINO
ARIANNA MAZZOTTI

Atti senza nome


5 settembre ore 19


 

Da Le leggi di Platone alla riflessione di Agamben sulla dissociazione tra azioni e fini nella potenza del gesto, i margini del discorso filosofico, tra logica, diritto e teologia, trovano scampo in un’ombra sfuggente e necessaria: l’eccezione vivente dei mestieri dello spettacolo. Intanto, nella crisi dei modi di produzione e riproduzione, alcuni territori del teatro hanno convocato da circa 120 anni: la memoria e l’efficacia dei ri-
tuali; la clinica, i suoi sguardi e le sue scene; il movimento espressivo tra automatismo e coscienza; il gesto del lavoro, tra produzione e riproduzione del corpo efficiente. E molto altro. Nelle zone dell’esperienza, e della diretta osservazione del movimento, si può letteralmente prendere atto di una dimensione «extraterritoriale» (Agamben, Taviani), che conosce sé stessa ma non attende né legittimazione, né classificazione. Il dialogo si sofferma su testi, atti e segnali che attestano le misconosciute evidenze del fare extraterritoriale. Testi letti per il dialogo: G. Agamben, Karman; Mezzi senza fine. W. Benjamin, Franz Kafka. A. K. Coomaraswamy, La danza di Siva. R. Daumal, L’Evi-dence absurde. S. M. Ejzenštejn, Il movimento espressivo; Metodo. M. Foucault, Corsi al Collège de France, 1971-1984; J. Grotowski, Testi 1954-1998. C. Lévi-Strauss, La Pensée sauvage.

 

Raimondo Guarino  è professore ordinario di Discipline dello Spettacolo dal 2007 nell’Università Roma Tre. Ha scritto su Shakespeare (Shakespeare: la scrittura nel teatro, Roma 2010), il teatro nello spazio urbano (Teatri Luoghi Città, Roma 2008), la scrittura nelle culture teatrali (Beyond Books and Plays, con Lene Buhl Petersen, Firenze 2019), teatro e città nel Rinascimento (Teatro e mutamenti, Bologna 1995, riedito da Cue Press nel 2019), la nozione di ritmo nel teatro del Novecento (Ritmo, con Paolo Apolito e altri, Potenza 2018).
Molti dei suoi saggi pubblicati di storia e filosofia del teatro si leggono nella pagina personale di Academia.edu.

 

ARIANNA MAZZOTTI. si è laureata in Scienze Filosofiche presso l’Università degli Studi di Bologna con una tesi sul problema della prassi e della natura nell’opera di Merleau-Ponty. È membro del gruppo di ricerca Officine Filosofiche e socio del Laboratorio di filosofia e cultura Mechrí diretto da Carlo Sini e Florinda Cambria. In una prospettiva di studio transdisciplinare, sta conseguendo il Master in Studi orientali e interculturali presso l’Isur – Antropologia e Intercultura di Rimini patrocinato dall’Università di Urbino.