OPERA BIANCO
FIRST AND SECOND CLOWN + PHANTASMATA + THE PLAYHOUSE
First and second clown è un lavoro sul linguaggio. Il primo video è un dialogo con la parola: abbiamo costruito una forma per interrogare la letteralità, l’etimologia e il ritmo delle parole di Shakespeare. Il secondo guarda ancora a Shakespeare: allarga il campo e ragiona sul comico. Con la stessa forma del primo esperimento abbiamo chiesto a un filosofo di performare, dialogando con il proprio pensiero.
A lato del contenuto, viviamo queste esperienze come ritratti di due uomini.
Phantasmata è un materiale video che utilizza partiture coreografiche legate al progetto JUMP! girate in un momento in cui era impossibile il contatto: un performer alla volta si muove come se ci fosse un altro corpo con lui. Il montaggio sovrappone i video dei diversi performer che in trasparenza ritornano ad essere insieme con uno sfasamento di sincronie e un attraversamento di masse che rende evidente l’assenza del contatto reale.
The Playhouse è un terzo esperimento in divenire. Il punto di partenza è la scena della scimmia ammaestrata nel film “The Playhouse”, (il teatro) di Buster Keaton.
OPERA BIANCO è un progetto di ricerca artistica di Vincenzo Schino, regista e artista visivo e Marta Bichisao, danzatrice e coreografa. Collabora stabilmente con il sound artist Federico Ortica.
OPERA BIANCO è l’evoluzione del gruppo Opera che dal 2005 al 2016 ha creato spettacoli di teatro, danza, performance e installazioni presentate nei principali festival e teatri della scena contemporanea, è stato pluripremiato e oggetto di tesi di laurea, articoli su riviste specializzate e pubblicazioni editoriali.
Il primo lavoro di OPERA BIANCO, in collaborazione con il poeta Ivan Schiavone, è un’installazione sonora e plastica dal titolo Grand Mother (2017) che nasce da una ricerca sulla memoria orale e sulla voce nel suo aspetto fantasmatico. La prima tappa è stata creata nel 2017 nel territorio della Valnerina umbra, a partire da una serie di registrazioni di anziani e di poeti pastori.
La seconda tappa sarà dedicata al territorio francese/bretone e nell’estate 2019 sarà esposta nel museo di arte contemporanea La Briqueterie di Saint Brieuc (FR). Nel biennio 2017-18 OPERA BIANCO fa parte di Corale, progetto artistico finanziato da Teatro stabile dell’Umbria e Regione Umbria a sostegno della comunità di Preci (PG) colpita dal terremoto del 2016. Il progetto è durato l’intero anno e ha avuto come obiettivo la co-creazione tra artisti e abitanti di una serie di rituali collettivi che contribuissero della ricostruzione immateriale del territorio. Corale ha prodotto laboratori di danza e teatro, l’istituzione di un cineforum, cene sociali e un Festival di arti performative (Festa! Preci) in cui sono stati ospitati, per tre week-end estivi, artisti della scena italiana e internazionale. Nel biennio 2018-2019 Marta e Vincenzo sono invitati dalla compagnia Gazibul di Saint Brieuc (Francia) in una serie di progetti pedagogici con il Conservatoire de Musique, Danse et Arts Dramatiques. OPERA BIANCO è attualmente in creazione per un lavoro coreografico che debutterà nell’autunno 2019. La creazione affronta il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo.
Il clown è metafora della condizione umana e il suo continuo cadere e rialzarsi è il motore della danza di quattro performer in uno spazio vuoto.
Marta e Vincenzo fanno parte del Libero Gruppo di Studio per le Arti della Scena (LGSAS) fondato da Claudio Morganti.
Dal 2018 OPERA BIANCO è artista IN SITU, piattaforma europea per la creazione artistica nello spazio pubblico.
Dal 2014 riceve il contributo della regione Umbria nel programma per lo spettacolo dal vivo L.R. 17/04.
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