Immagino una ghirlanda di lettere. La voce ritaglia una forma che risuona. Attraverso le parole produrre una vibrazione curativa densa e allargata. Tessere una struttura sottile precisa e percepibile con la quale avvolgere gli ascoltatori.
La lettura terapeutica si basa sulla tecnica della voce lattea: la voce parlata che, attraverso dettagli e ritmi diviene letteralmente un balsamo che lenisce le ferite del cuore.
La lettura diventa un modo immediato perché il pubblico possa sperimentare concretamente l’idea di realtà sotto la realtà, realtà che si schiude attraverso il mistero del suono. L’idea è quella di creare, proprio più che una performance, una pratica che possa essere immediata, e condivisibile da tutti. |
Singolare ed evocativa artista del panorama della danza italiana, Francesca Proia ha collaborato a lungo con la coreografa Monica Francia e con il danzatore butoh Masaki Iwana. E’ stata assistente alle coreografie e danzatrice per il regista Romeo Castellucci/Societas Raffaello Sanzio per il ciclo Tragedia Endogonidia. A partire dal 2004 elabora un tragitto performativo personale e unico. Attraverso passaggi in variazioni di stati di coscienza, determinate da particolari visualizzazioni, moduli respiratori, tensioni sensoriali e sogno lucido, il suo lavoro si focalizza sull’aspetto energetico e sottile del corpo, in rapporto al mondo percettivo che esso crea. La sensazione di un corpo fantasma, che surclassa la realtà della carne, concede allora uno sguardo inedito sulle relazioni umane come sulla solitudine ultramondo. Il lavoro si sviluppa producendo formati ogni volta differenti, che rappresentano il desiderio di condensare nuclei potenti in cui, di volta in volta, il dato dell’energia si riesca a sintonizzare con un’idea che possa contenerlo, nei suoi innumerevoli volti: “sono idee che si sviluppano a partire da un certo volto dell’energia, che mi appare, mi sorprende, e che desidero fermare”. E’ una delle artiste presenti in Overground, Visioni dalla scena performativa italiana, progetto editoriale nato dall’incontro del fotografo Luca Del Pia e delle studiose di performing arts Lucia Amara, Piersandra Di Matteo, Adele Cacciagrano e Tihana Maravić. (Boiler Edizioni, 2011).
E’ autrice di Declinazioni yoga dell’immagine corporea,edito daTitivillus Edizioni(2011). Tra gli spazi e i festival che hanno ospitato il suo lavoro: Festival Internazionale Santarcangelo, Auditorium Roma, Incontri internazionali franco-italiani di Chambery, Triennale Milano, Fondation Cartier Paris, Laban Centre London, Session House Tokyo, UNIDRAM Potsdam, Mar Museo Arte Contemporanea Ravenna, Museo Nazionale Ravenna, Festival Cervantino Guanajuato, Galleria Civica Trento, Festival Drodesera, Montclair State University New York, Dams Bologna, Danza
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