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Ideato, diretto e interpretato da Carlo Massari
Collaborazione alla scrittura fisica: Chiara Taviani
Coordinamento tecnico Francesco Massari
Il celebre monologo di Annibale Ruccello, già portato in scena da famose attrici del calibro di Anna Marchesini e Maria Paiato, acquista forza col passare degli anni; io ho deciso, supportato nella scrittura fisica da Chiara Taviani, di affrontare la sfida di interpretare per la prima volta en travesti questo poliedrico personaggio, aggiungendo al carattere e alle parole del drammaturgo, una profonda ricerca del movimento, per creare una figura che accolga in sé molti lati oscuri.
Anna Cappelli è comica e grottesca allo stesso tempo; una donna apparentemente “come tante” che in sette quadri scivola inesorabilmente verso il baratro della follia, cadendo rovinosamente al suolo e portandosi dietro lo spettatore.
Uno spettacolo volutamente intimo, una pedana a scacchi a pianta centrale, fatto di profonda relazione con il pubblico, che entra letteralmente in casa, spia, è complice, giudica e ci si ritrova, se ne vergogna…
C&C si identifica come progetto di creazione e sviluppo di un linguaggio artistico in continuo divenire, indirizzato verso un’indagine fisica e drammaturgica, atto a trasmettere e condividere energie e creatività nel modo più diretto, limpido e reale possibile in stretta relazione con le urgenti tematiche sociali contemporanee. Tra le numerose produzioni che vantano intense tournée in Italia e all’estero, oltre che prestigiosi riconoscimenti internazionali (tra cui Hiver Oclytes/Les Hivernales [FR], International Choreographic Competition Hannover [DE], Zawirowania Competition [PL], Konzert Theater Berne [CH], Machol Shalem Dance Competition [IL], ACT Festival [ES], Premio Roma Danza [IT], CrashTest [IT] ), sono ricorrenti le creazioni che prevedono il coinvolgimento, sia in fase di progettazione che performativa, delle comunità con cui la Compagnia entra in contatto instaurando un dialogo con la collettività in grado di potenziare il progetto artistico rendendolo concreto ed efficace: una ricerca di verità relazionale che caratterizza la poetica di C&C e che si coniuga a una totale apertura immaginifica e a una curiosità creativa capaci di sviluppare l’astratto dal reale e di avvicinare il pubblico all’esperienza teatrale. | |
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