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UBALDO FADINI e MARCO TRONCONI

Singolarità presenti. Uno sguardo critico

5 settembre ore 18


 

Pare sempre più importante prestare attenzione a quelle trasformazioni radicali del quotidiano che hanno subito negli ultimi tempi un’accelerazione notevole rispetto al venir progressivamente meno della distinzione al suo interno di tempo di lavoro e di non-lavoro: tale accelerazione, che fonde (e confonde) distinzioni considerate consolidate, restituisce un quotidiano, sempre più disegnato, per così dire, dalle tecnologie del digitale predisposte a favorire la messa a valore di gran parte dei suoi caratteri. Un altro aspetto dunque della nuova “grande trasformazione” in atto, dell’affermazione piena del digitale e del processo complessivo dell’automazione, che occorre orientare nel rispetto dei valori della cooperazione, della collaborazione e della condivisione.
Su questa linea si proporrà inoltre la riflessione foucaultiana intorno al testo di Kant sull’Aufklaerung, ovvero alla questione dell’appartenenza di noi al presente con il suo carico critico e sperimentale.

 

Ubaldo Fadini insegna all’Università di Firenze, occupandosi, prevalentemente di estetica contemporanea e di antropologia filosofica, Tra le sue ultime pubblicazioni, si segnalano: Sviluppo tecnologico e identità personale (Dedalo, 2000); Figure nel tempo. A partire da Deleuze/Bacon (Ombre corte, 2003); Soggetti a rischio. Fenomenologie del contemporaneo (Città Aperta, 2004); Le mappe del possibile. Per un’estetica della salute (Clinamen, 2007). Ha curato, assieme ad A. Zanini, Lessico postfordista. Dizionario di idee della mutazione (Feltrinelli, 2001) e, con A. Negri e C. T. Wolfe, Desiderio del mostro. Dal circo al laboratorio, alla politica (Manifestolibri, 2001). Ha tradotto e curato, tra l’altro, testi di T. Lessing, A. Gehlen, H. Plessner, P. Virilio, G. Deleuze. Fa parte dei comitati di redazione e dei comitati scientifici delle riviste “Millepiani”, “Fenomenologia e società”, “Iride”.

Marco Tronconi si è laureato in Scienze Filosofiche presso l’Università di Bologna con una tesi intorno all’opera di Carlo Sini. È socio del Laboratorio di filosofia e cultura Mechrí e membro del gruppo di ricerca Officine Filosofiche. Dal 2016 con questo gruppo collabora a Praxis. Scuola di filosofia diretta da Rocco Ronchi.