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concept, ideazione e scultura Vincenzo Schino
cura drammaturgica e spaziale Marta Bichisao, Ivan Schiavone
sound design Federico Ortica, Nicola Cappelletti
registrazioni su campo Marta Bichisao, Vincenzo Schino
montaggio testuale Ivan Schiavone
macchinistica Giovanni Palenga
produzione Opera Bianco, PinDoc
Grand Mother è un’opera di arte sonora e plastica, è un ambiente multi percettivo in cui il movimento circolare del pubblico ne completa l’intenzione coreografica.
Il contenuto sonoro è una composizione elettronica di suoni e voci che nasce da una ricerca sul campo in territori diversi: la Valnerina Umbra, la Bretagna, con il suo trilinguismo (francese, bretone e gallo) e il territorio astigiano. Abbiamo incontrato e registrato a lungo persone anziane, alla ricerca di una speciale relazione, una memoria lontana: qualcuno che narra e qualcuno che ascolta. L’intimità e la profondità che si crea nella condivisione di una fiaba. Anche tra persone che non si conoscono, si trapassano immediatamente le formalità e si precipita in un luogo misterioso e profondo. L’infanzia, la lingua d’origine, la memoria, i sogni e le immagini.
Proponiamo per la prima volta la versione UNROOTED che, slegata dal territorio ospitante, propone un percorso che attraversa e mescola regioni linguistiche distanti.
Una spirale in acciaio lunga dodici metri sospesa nel vuoto.
Attraverso eccitatori acustici l’acciaio risuona nello spazio.
Gli spettatori possono entrare e percorrerne la forma, toccarla, ascoltare i suoni e sentire le vibrazioni, attaccare l’orecchio e comprendere le parole.
Una conchiglia, un serpente, un’antenna che cattura e risuona.
OPERA BIANCO è un progetto di ricerca artistica di Vincenzo Schino, regista e artista visivo e Marta Bichisao, danzatrice e coreografa. Collabora stabilmente con il sound artist Federico Ortica.
OPERA BIANCO è l’evoluzione del gruppo Opera che dal 2005 al 2016 ha creato spettacoli di teatro, danza, performance e installazioni presentate nei principali festival e teatri della scena contemporanea, è stato pluripremiato e oggetto di tesi di laurea, articoli su riviste specializzate e pubblicazioni editoriali.
Il primo lavoro di OPERA BIANCO, in collaborazione con il poeta Ivan Schiavone, è un’installazione sonora e plastica dal titolo Grand Mother (2017) che nasce da una ricerca sulla memoria orale e sulla voce nel suo aspetto fantasmatico. La prima tappa è stata creata nel 2017 nel territorio della Valnerina umbra, a partire da una serie di registrazioni di anziani e di poeti pastori.
La seconda tappa sarà dedicata al territorio francese/bretone e nell’estate 2019 sarà esposta nel museo di arte contemporanea La Briqueterie di Saint Brieuc (FR). Nel biennio 2017-18 OPERA BIANCO fa parte di Corale, progetto artistico finanziato da Teatro stabile dell’Umbria e Regione Umbria a sostegno della comunità di Preci (PG) colpita dal terremoto del 2016. Il progetto è durato l’intero anno e ha avuto come obiettivo la co-creazione tra artisti e abitanti di una serie di rituali collettivi che contribuissero della ricostruzione immateriale del territorio. Corale ha prodotto laboratori di danza e teatro, l’istituzione di un cineforum, cene sociali e un Festival di arti performative (Festa! Preci) in cui sono stati ospitati, per tre week-end estivi, artisti della scena italiana e internazionale. Nel biennio 2018-2019 Marta e Vincenzo sono invitati dalla compagnia Gazibul di Saint Brieuc (Francia) in una serie di progetti pedagogici con il Conservatoire de Musique, Danse et Arts Dramatiques. OPERA BIANCO è attualmente in creazione per un lavoro coreografico che debutterà nell’autunno 2019. La creazione affronta il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo.
Il clown è metafora della condizione umana e il suo continuo cadere e rialzarsi è il motore della danza di quattro performer in uno spazio vuoto.
Marta e Vincenzo fanno parte del Libero Gruppo di Studio per le Arti della Scena (LGSAS) fondato da Claudio Morganti.
Dal 2018 OPERA BIANCO è artista IN SITU, piattaforma europea per la creazione artistica nello spazio pubblico.
Dal 2014 riceve il contributo della regione Umbria nel programma per lo spettacolo dal vivo L.R. 17/04.
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