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per gravi problemi familiari lo spettacolo del Teatro delle Moire è stato annullato

TEATRO DELLE MOIRE e MILENA COSTANZO

Conversazioni - del vivere, del lottare, della dignità, della libertà, del ridere e del piangere

1 settembre ore 21


 

 
 

di e con Milena Costanzo e Alessandra De Santis
in collaborazione con Attilio Nicoli Cristiani

Quando mi è stato chiesto di portare uno spettacolo del Teatro delle Moire a Crisalide non avevamo lavori nuovi da proporre, ma nemmeno avremmo potuto pensare a uno vecchio e questo per tanti motivi. Ma al di là di ciò, la mia domanda era che cosa in questo momento significasse andare in scena e cosa potesse aprirmi a una relazione con l’altro. Domande che erano già li da molto tempo, ma che adesso diventano per me ineludibili, assieme a molte altre che non possono riguardare solo l’ambito di cui mi occupo.
Allora ho pensato che quello che potevo fare era chiedere a un’amica e un’artista, Milena Costanzo, con cui ho da tempo una consuetudine a un furioso e appassionato scambio di idee, se voleva cimentarsi con me in una conversazione “a porte aperte”. E lei, purtroppo, ha accettato.
Alessandra De Santis

TEATRO DELLE MOIRE nasce a Milano nel 1997 da Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani che si formano accanto a diversi artisti del teatro e della danza. In particolare seguono per diversi anni il lavoro di Danio Manfredini. Il TdM ha attraversato differenti esperienze di creazione e di rappresentazione, producendo spettacoli e performance caratterizzati da una dimensione non narrativa, che ha il suo punto di forza nella creazione di immagini e figure.
Nel 1999 i due fondatori creano Danae Festival, che presenta e sostiene artisti che lavorano alla ricerca di nuovi linguaggi della scena.


MILENA COSTANZO ha lavorato molti anni come attrice per artisti quali: Giorgio Barberio Corsetti, Claudio Morganti, Alfonso Santagata. Contemporaneamente intraprende un proprio percorso e nel 2011 vince il Premio Ubu con lo spettacolo Lucido come miglior novità straniera insieme al collega Roberto Rustioni. Nel 2012 prosegue la sua ricerca lavorando alla trilogia Sexton-Dickinson-Weil dove approfondisce poesia e differenti linguaggi in campo teatrale. Nell’estate del 2019 si concentra sulle attività dell’associazione OKKO sulle colline parmensi dove assieme ai suoi soci organizza laboratori, convegni e diverse attività riguardanti cambiamento ed adattamento.