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Ateliersi | |||||||||||||||||||
Il linguaggio degli oggetti |
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Ateliersi invita il pubblico a un’esperienza immaginativa a partire dalla scrittura di Daniele Del Giudice. Gli oggetti del nuovo secolo, scrive Del Giudice, sono “gli oggetti del comunicare, sempre più piccoli, sempre più portatili, quasi annunciassero un’imminenza di telepatia globale, […] prima che tutto si ritragga e si svolga solo nella mente e nel cuore”. È una riflessione che lo scrittore esplicita a partire da un’opera installativa che realizza per la Triennale di Milano disponendo all’interno di una grande teca alcuni oggetti che assumono un forte valore simbolico nel passaggio tra XX e XXI secolo. Menni e Mochi Sismondi si immergono nella relazione poetica che lo scrittore instaura con gli elementi del reale e costruiscono un'opera incentrata su quelle forme descrittive che danno conto del fatto “che tra osservatore e cosa osservata c’è indistinguibilità e reversibilità”. _____________________________________________________________________________________ Ateliersi. Riconosciuto per una scrittura scenica che trasfigura i dati del reale attraverso la loro ricomposizione poetica e musicale, Ateliersi opera nell'ambito delle arti performative e teatrali occupandosi di creazione artistica e della cura della programmazione culturale dell’Atelier Sì a Bologna. La creazione di Ateliersi si compone di opere teatrali con drammaturgia originale e interventi artistici in cui il gesto performativo entra in dialogo organico con l’antropologia, la letteratura, la produzione musicale e le arti visive per favorire una comunicazione del pensiero capace di intercettare inquietudini e prospettive che coagulano senso intorno ai sovvertimenti che si manifestano nel mondo.
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