di e con: Bernardo Casertano
tecnica: Chiara Saiella
produzione: Fortezza Est
coproduzione: Teatro Akropolis
Charta è l’ultimo tassello di una trilogia sul tema della “condizione umana”. Un percorso iniziato con Dino, ispirato da “Il re del plagio” di Jan Fabre, proseguito con Caligola – Assolo.1, dal Caligola di Albert Camus. La chiusura della trilogia trae spunto da due testi: Affabulazione di P.P. Pasolini e Pinocchio di Collodi, nella trasposizione di Carmelo Bene.
Si tratta di una descrizione personalissima dell’incognita della paternità. La visione di una esperienza enorme che tanto può affascinare, quanto spaventare.
È il tentativo di descrivere la sensazione a riguardo, attraverso la metafora di una prova apparentemente impossibile da superare, ma possibile da affrontare. Un “un padre” e “un figlio”, assolutamente interscambiabili e l’atrocità con cui si sopprime troppo facilmente l’io figlio di fronte alla paternità. Pinocchio di Carmelo Bene, è la volontà di uscire da quella retorica culturale che vuole l’indottrinamento dei figli da parte dei padri, o degli adulti. Un Pinocchio ipoteticamente padre che assume un’onestà tale da diventare il simbolo del lavoro in oggetto.
Uno spettacolo di carta, leggero, su cui ci possono scrivere tutti.
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Bernardo Casertano Attore e regista, nasce a Caserta, il suo teatro è segnato dall’incontro con personalità quali: Eugenio Barba e Julia Varley Odin Teatret, Danio Manfredini, Anton Milenin, Giancarlo Sepe, Sabino Civilleri, Manuela Lo Sicco (compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante), Roberto Latini, Jean Paul Denizon, Roberto Castello e tanti altri.
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