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Michele Selva  

I corpi del suono

 
 
                 

I “possibili” corpi del suono in quattro brevi atti/movimenti. In Stockhausen concisa melodia, esemplificativa, pura nello spazio, come rarefatti punti (puri) di una linea. In Sciarrino si inizia (sempre) da capo, suono rarefatto in costruzione/distruzione tra l’arcadia, la psicologia e la fiaba, il pulsare, percepibile/impercettibile del respiro. In Bedrossian tutto è gesto fisico, faticoso, armonico che sfocia nel free più libero e al contempo scritto, tra Braxton e l’arco affannato e leggero dell’esistenza del suono. Infine Scelsi chiude il cerchio, ed è proprio il cerchio a rappresentarne la filosofia e il corpo, melodia che ne nasconde la profondità, le periferie, il centro; il distacco necessario, la concentrazione e la ricerca fino all’essenziale.  _____________________________________________________________________________________

Michele Selva Concertista e docente, si diploma con il massimo dei voti e si laurea in filosofia con lode. Ha collaborato con fondamentali compositori e autori italiani e internazionali, tra questi ricordiamo S. Bussotti, C. E. Cella, R. Febel, G. Cappelli, A. Guarnieri, L. de Pablo, G. Pape, S. Sciarrino, S. Scodanibbio, E. Sanguineti. Tiene recital, concerti e masterclass presso le più importanti istituzioni in Italia e in Europa, esibendosi in Francia, Spagna, Germania e città come Londra, Copenaghen, Cracovia, Kromeriz, Goteborg, Praga, Sarajevo. È artista rappresentante Selmer Paris.