Un tempo breve di immersione percettiva - venticinque minuti - ogni giorno differente.
Uno yoga spogliato delle sue posture, per convocare un’esperienza accessibile a chiunque lo desideri.
Predisporre il corpo alla visione, temperare i sensi, disarmarsi.
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Francesca Proia (Ravenna, 1975) è coreografa, scrittrice e maestra di yoga, discipline sulle quali basa la propria ricerca poetica, appoggiata sulle tecniche sottili. Ha presentato il proprio lavoro in alcuni tra i più importanti spazi di teatro e danza nazionali e internazionali, collaborando tra gli altri con artisti quali Romeo Castellucci, Monica Francia, Masaki Iwana, Ermanna Montanari, Silvia Rampelli. Tra le pubblicazioni: Declinazioni yoga dell’immagine corporea (Titivillus, 2011); Indigena alla terra (Il Vicolo Editore, 2018); Trascorritoio (Scatole Parlanti, 2021); Yoga. La composizione delle tecniche (Astrolabio Ubaldini Editore 2022); Mantra per sciogliere il transfert psicoanalitico (Fogli d’Ipnos, 2023).
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