10 X 12 è il formato pellicola del banco ottico che uso in teatro da ormai 20 anni.
Questa misura impone un modo di lavorare che è il contrario di quello che normalmente si fa in teatro: è la lentezza contro la velocità, è immobilità contro la possibilità di rapido spostamento delle altre apparecchiature, è la forte caduta di luminosità contro la luminosità degli altri formati.
10 x 12 vuol dire lentezza, riflessione e grande risoluzione dell’immagine, vuol dire architettura delle scene, architettura del corpo, pensiero sull’invisibile e dinamica.
10 X 12 vuol dire pesantezza, fatica e un apparecchio che lavora scollegato dalla visione ottica diretta implicando costruzione mentale e progettazione.
10 X 12 è un modo di interpretare.
Questa mostra rappresenta un viaggio a partire dalle prime sperimentazioni di banco ottico fino agli ultimi lavori. |
Inizia come fotografo di architettura, ma presto affianca alla ricerca artistica l’attività di fotografo pubblicitario, in Italia e all’estero. Dall’architettura allarga la propria ricerca ai rapporti spaziali dei paesaggi e alla fotografia del territorio. Nel 1983 è in India con Milo Manara, per la documentazione fotografica del suo Hp e Giuseppe Bergman. Da questo diario di viaggio nasce una pubblicazione che affianca l’albo a fumetti. Nel 1985 studia le tecniche di utilizzo del banco ottico all’Istituto del design di Milano. Nel 1988 compie il primo viaggio a Berlino, dove comincia una documentazione dell’architettura cittadina che lo impegnerà a lungo. L’interesse per l’immagine in movimento nasce a partire dai primi anni ’80: dopo tre anni di intensa attività fotografica nell’ambito dei rally automobilistici, il lavoro di Fedrigoli approda alla danza: il primo spettacolo fotografato è del Balletto del Bol’šoj.
Risale ai primi anni ’90 l’incontro con il teatro: documenta i lavori di Motus, Teatrino Clandestino, Masque Teatro, Socìetas Raffaello Sanzio, Teatro delle Albe, Valdoca.
Dal 1999 collabora strettamente con la compagnia ravennate Fanny & Alexander. Nel 2002 inizia una serie di percorsi che indagano la figura femminile nel teatro: Francesca Proia, Chiara Lagani, Ermanna Montanari e Fiorenza Menni, Sara Masotti, Eleonora Sedioli. |