|
|
|
|
|
|
|
Habillé d’eau
Strutture elementari dell’azione
ideazione Silvia Rampelli, Romeo Castellucci
con Alessandra Cristiani Un fatto volto a esplorare con azioni concrete l’insorgere dell’immagine a partire dal dato. Un'interrogazione sul nascere dell'immagine alla percezione attraverso l'attuarsi di una presenza, di un meccanismo, di una manomissione. Non un incontro teorico né una esibizione. Un tempo fluido di esercizio.
Romeo Castellucci e Silvia Rampelli operano in via ipotetica. Un’azione elementare posta in essere N volte assume a ogni successiva attuazione una condizione che ne determina dinamicamente la forma. La costruzione letterale e progressiva genera sistemi percettivi: l’evento mentale della rappresentazione. Corpo dell’esperimento è la materia performativa, luogo dell’esperimento è il piano di proiezione dello spettatore, il passaggio dal dato semplice alla rappresentazione del dato. L’impegno è a non dissimulare nulla, a rendere osservabile ogni passaggio del processo. Come un prestigiatore che nell’illustrare il proprio trucco generi nondimeno illusione. - Cerco un’azione elementare che non comporti e non dispieghi alcuna virtù. - E’ giusto, io comincio sempre con l’entrata in palcoscenico. “Entrare”, violare e essere violati, allo stesso tempo. Entrare in palcoscenico significa penetrare nella sostanza. - In questo momento penso al passaggio dalla posteriorità alla frontalità (verso/recto), che riverbera questioni in materia di processi epifanici e processi della rappresentazione.
L’assunto impossibile è che l’azione rinunci a qualsiasi affermazione, se non quella ineliminabile dell’esistenza.
- Per me è difficile rinunciare all’affermazione. Forse stiamo dicendo la stessa cosa, ma tutto ciò che si mostra afferma lo spazio che occupa, afferma il tempo che consuma. Ogni gesto privo di significato afferma se stesso dal momento in cui esiste un pubblico per quello. E’ forse quello che tu chiami esistenza? - io faccio fatica a considerare l’attore un vivente –
- Ecco perché lo chiamo assunto impossibile. Arrivare all’affermazione senza soggetto. Qui le parole ingannano: l’esistenza non la intendo nel senso del vivente, ma nel senso della coseità, della terzietà, dell’esser-ci come condizione primariamente spaziotemporale, l’essere gettati privo di qualsiasi intenzionalità.
Tutte le condizioni che poniamo successivamente devono essere dicibili - non dette - intendendo con ciò: oggettivabili, come un interruttore che sia acceso o spento.
Credo sia importante inizialmente cimentarsi con l’assoluta linearità del processo.
- Una sorta di linguaggio comune.
- Dobbiamo stare sul piano del fenomeno.
- Per suono cosa intendi? La parola? Una parola? Dei rumori o persino abbozzi di musica?
Qualsiasi cosa e in qualsiasi modo, anche precedente o seguente l’azione, anche dislocato rispetto all’azione: un suono che viene da un altro luogo o per un altro fatto o come conseguenza di un altro fatto. La sincronia-asincronia di diversi ordini di fenomeni, visivi e uditivi, genera concomitanze che vengono percepite come sistemi coerenti. A noi interessa come si struttura l’immagine mentale del dato, la rappresentazione del dato oltre il dato stesso. Ci sono altri fattori che determinano l’insorgenza di un livello emergente. Sono fattori che non riguardano l’ordine dell’azione, ma in un certo senso il sistema di scrittura. La natura inferenziale della percezione. L’effetto retrogrado del presente sul passato e viceversa. La temporalità della coscienza. La dinamica non prevedibile delle forze. Il silenzio tra una frase e la successiva, quel vuoto colmo di informazione che modifica la percezione della frase che segue e che precede. L’apparente non azione conterrà più azione dell’azione.
- La potenza. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Dal 1990 Silvia Rampelli – laurea in filosofia – approfondisce la propria esperienza della presenza performativa, spingendo la riflessione sul dato umano come oggetto estetico-conoscitivo. Nel 2002 rifonda Habillé d’eau in Italia – dopo la precedente esperienza con Masaki Iwana e Yoko Muronoi in Francia – per intraprendere in totale autonomia una ricerca sulla natura dell’atto. Al progetto italiano aderiscono Alessandra Cristiani, Andreana Notaro, Francesca Proia, Elisabetta di Terlizzi, Eleonora Chiocchini. Con la collaborazione stabile di Gianni Staropoli alle luci, Habillé d’eau produce:
nel 2002 Studio per Attis, “Enzimi Danza 2002 per rigore e originalità creative”;
nel 2003 Refettorio, “Generazione Scenario 2003”, “Premio per la specificità e l’originalità del linguaggio e delle tecniche corporee” all’edizione 2004 dell’International Teatarfest di Sarajevo, vincitore “Movin’Up 2004”, supporto dell’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani;
nel 2005 Ragazzocane, creazione per La Biennale di Venezia 37 – Festival Internazionale del Teatro, direzione Romeo Castellucci.
Nel 2006-07 Habillé d’eau apre l’indagine sul tempo con esplorazioni di breve durata: Studio sulla percezione di un segmento temporale discrezionalmente definito, Beate, che anticipavano Stato Secondo, vincitore del bando di produzione di Pontedera Teatro “4 Cantieri per Fabbrica Europa 2008” e le azioni per spazi non teatrali Camera – Festival Contemporanea, Prato 07 e Ordinale – Natura Dèi Teatri, Parma 08. Del 2010 L’Igiene, mise en espace per Natura Dèi Teatri, Parma 10.
Dal 2008 Habillé d’eau si allontana dalla produzione teatrale.
Testi critici sono stati pubblicati in: Resti di scena, materiali oltre lo spettacolo di Paolo Ruffini, Edizioni Interculturali, Roma 2004. Pompei, il romanzo della cenere. Catalogo de La Biennale di Venezia 37. Festival Internazionale del Teatro. Ubulibri, Milano 2005. Santarcangelo_06 Scritti sulla contemporaneità, raccolta di testi curata da Paolo Ruffini, Edizioni Fandango, Roma 2006. Hic sunt Leones, a cura di Graziano Graziani, Editoria e Spettacolo, Roma 2007. Corpi e visioni. Indizi sul teatro contemporaneo, a cura di Antonio Audino, Artemide, Roma 2008, Zone Teatrali Libere, a cura di Graziano Graziani, Editoria e Spettacolo, Roma, 2010.
Habillé d’eau è un’associazione culturale, non riceve finanziamenti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|