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2016 .1994 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Di e con Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi Alcune persone attraverso i social media scandiscono in modo efficace la loro relazione con gli accadimenti del reale. Generano visioni e posizioni autonome, hanno la capacità di distribuire i loro interventi, la loro presenza, il loro pensiero a ritmo con la qualità di ricezione della propria comunità. Questo ritmo genera reazioni, pensiero condiviso, consenso o disapprovazione, in ogni caso apertura e sviluppo del discorso sul tempo presente. In Your Face attinge dai loro profili Facebook, utilizzando il linguaggio dei social media per la riscrittura dell’opera Trovarsi di Pirandello. Si manifesta in un flusso teatrale e musicale che propone un nuovo punto di vista per osservare il rapporto tra l’io e la sua rappresentazione. Per sfidare l’interfaccia della pagina Facebook, la scena si sviluppa seminando nel vuoto indizi per l’immaginazione. La soglia che divide la zona della performance da quella del pubblico scompare, per accogliere le irruzioni del reale. Il lavoro di Ateliersi si orienta verso quelle azioni che si effettuano in privato, come atti individuali, ma che hanno la forza di espandersi subito dopo in una dimensione pubblica. Seguendo le analogie tra la dispersione della personalità pirandelliana e la costruzione dei profili personali in Facebook, In Your Face interroga i meccanismi del riconoscimento, trascinando lo spettatore nell’ambiguità tra serendipità e omofilia: in quella zona tra la scoperta dell’inaspettato e il riflesso di se stessi che caratterizza la vita nei social. Ateliersi
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