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Elio Martusciello |
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Akousma |
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(laptop, chitarra elettrica e video)
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Il dispositivo consente di operare con la sinestesia, la soglia per eccellenza dell’unità e della pluralità; il destino e l’origine della percezione. Associare tecnologicamente registri diversi del sensoriale può significare modificare il destino della percezione.
In gioco è il “contratto audiovisivo”, ma l’associazione tecnologica non è contrappuntata e scritta in maniera definitiva. Essa, piuttosto, fluisce tra codici digitali random e pratica improvvisativa elettro-elettronica. Si intende qui verificare, constatare il potere della dissociazione o la dura costruzione dell’unità. Si tratta di un’architettura fragile, si maneggiano corpi traslucidi; lì dove la riverberazione della luce e il buio più fitto possono facilmente essere fraintesi come oggetti o come cose. |
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Ha studiato fotografia con Mimmo Jodice e arti visive con Carlo Alfano, Armando De Stefano e Rosa Panaro. La sua estetica deriva essenzialmente dall'arte acusmatica, ma oltre ad essa egli compone per strumenti e live electronics, opera nell'ambito dell'installazione d'arte, del multimedia, delle arti visive e dell'improvvisazione elettroacustica.
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