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2022 .1994




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   


       
                                   
     
                                   
  CRISALIDE NON È UN’ISOLA. NON È UN ROMPIGHIACCIO.
LONTANISSIMI DALL’IDEA CHE SIA UN LUOGO DI RIVOLUZIONI.
E’ CERTAMENTE UN LUOGO CHE RUOTA. ATTORNO AD UN ASSE. NON BARICENTRICO.

 
 
 
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  TEATRO FELIX GUATTARI        

AGOSTO

► 25 venerdì
17.30 - Ultimi Fuochi Teatro - Demoni, frammento 3, Stavrogin
18.00 - C&C Company - Metamorphosis / Larva
18.45 - Gruppo nanou - Paradiso [giardino]
19.20 - Roberto Magnani e Giacomo Piermatti - Alfabeto Apocalittico
20.15 - Ultimi Fuochi Teatro - Demoni, frammento 1, Marija
21.30 - Masque teatro - Vivarium

► 26 sabato
17.30 - Ultimi Fuochi Teatro - Demoni, frammento 3, Stavrogin
18.00 - C&C Company - Metamorphosis/ Blatta
18.45 - Gruppo nanou - Paradiso [giardino]
19.20 - Sara Baranzoni, Paolo Vignola, Federica Timeto - Fuorilogos
20.15 - Ultimi Fuochi Teatro - Demoni, frammento 1, Marija
21.30 - Masque teatro - Vivarium

► 27 domenica
16.30 - Francesca Proia - Slow under construction
17.30 - Ultimi Fuochi Teatro - Demoni, frammento 3, Stavrogin
18.00 - C&C Company - Metamorphosis/ Sapiens
18.45 - Enrico Malatesta - Percussion
19.20 - Stefania Tansini - L’ombelico dei limbi
20.00 - Ultimi Fuochi Teatro - Demoni, frammento 1, Marija
20.40 - Sara Baranzoni, Paolo Vignola, Federica Timeto - Fuorilogos
21.45 - Masque teatro - Vivarium

OTTOBRE

► 20 venerdì
21.00 - Marco D’Agostin - Gli anni

► 21 sabato
20.00 - Laminarie - È tutto qui
21.00 - Bernardo Casertano - Charta
22.00 - Cristina Kristal Rizzo - Paso doble 2004

► 22 domenica
18.00 - Paola Bianchi, Valentina Bravetti/Città di Ebla - Brave
19.00 - Teatro Akropolis - Apocatastasi

► 31 martedì
21.00 - Motus - Of The Nightingale I Envy The Fate
22.00 - Silvia Maglioni & Graeme Thomson - UIQ: A Space Oddity (remix)

NOVEMBRE

► 11 sabato
21.00 - Dewey Dell - I’ll do, I’ll do, I’ll do
22.00 - Francesco Marilungo - Dove lei non è

► 12 domenica
18.00 - Aristide Rontini - Back Eye Black
19.00 - Ateliersi - Il linguaggio degli oggetti

► 17 venerdì
21.00 - Masque teatro - Voodoo

► 18 sabato
20.00 - Quotidiana.com - I greci, gente seria! Come i danzatori
21.00 - Masque teatro - Voodoo
22.00 - Michele Selva - I corpi del suono

► 19 domenica
18.00 - Teatro Koreja - Cumpanaggiu Il pane e il resto
19.30 - Rocco Ronchi - Sophrosyne. chi è il filosofo?


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Pluralità del sensibile

“…un’altra economia è possibile, degli altri media sono possibili, un’altra filosofia è possibile, delle altre forme d’arte sono possibili. […]
Altrimenti, se nient’altro che questo è possibile, allora puramente e semplicemente, stiamo correndo dritti verso una catastrofe planetaria.”

F. Guattari

Da tempo ormai la sensibilità, intesa come la capacità estetica di sentire – e dunque di essere affetti – che precede la formazione cosciente di percezioni, emozioni ed azioni, è divenuta un campo di battaglia dove si giocano le partite più importanti del prossimo futuro. Félix Guattari lo aveva anticipato in Caosmosi, quando riconosceva nelle nuove tecniche di controllo una tendenza ad agire prevalentemente sulle sensibilità, ancor prima che sui soggetti. Bernard Stiegler lo ha denunciato in La miseria simbolica svelando le politiche industriali introdotte dalla governance neoliberale, ormai capace di appropriarsi ed amministrare in vista della sua autoconservazione quelle segmentazioni dello spaziotempo comune in cui sussiste la relazione estetica. Se questa tendenza trova certamente riscontro in una produzione culturale sempre più schiacciata sugli imperativi della tecnoefficienza, ciò che maggiormente preoccupa sul piano sociale è l’effetto proletarizzante generato da ambienti estetici sempre più uniformi nella logica di produzione, anche se apparentemente diversi dal punto di vista dei risultati espressivi. Tale proletarizzazione consiste nella graduale perdita della capacità di simbolizzare, ossia di sentire, comprendere, concepire e condividere su di un piano collettivo quella dimensione simbolica che sta alla base non solo dell’esperienza individuale, ma anche della possibilità di tessere relazioni, e dunque, di una dimensione comune.

Ora, e volendo essere degni di tale battaglia, se da un lato sarebbe ormai assurdo pretendere di sfuggire ad una mediazione tecnologica sempre più pervasiva e costitutiva, si potrebbe, dall’altro – ed in un gioco di rifrazioni che fa dell’ambivalenza il suo perno – provare a cogliere l’invito di Guattari verso la definizione di un “nuovo paradigma estetico”, non tanto per riportare la sensibilità verso una dimensione antropo-centrata e dunque depurata da qualsiasi alterità, quanto piuttosto per aprirla oltre l’umano, riconoscendo quella pluralità del sensibile che caratterizza i diversi modi di esistenza. Già Nietzsche – per restare alla tradizione occidentale – aveva tentato di metterci in guardia nei confronti di quella vecchia e pericolosa finzione concettuale che vorrebbe porre un soggetto unico e puro, il solo capace di conoscere, ed una sola prospettiva possibile – la sua – al centro dell’universo. A suo avviso, in cambio, quanti più e differenti occhi possiamo usare per vedere, quanti più mondi riusciamo a immaginare a partire dalle diverse prospettive, tante più verità verranno alla luce, e tanto più sarà ricca e corale l’esperienza di esse. Il suo prospettivismo – così come quello presente e riconosciuto nelle culture amazzoniche –, infatti, ci parla di un gioco di scambi continuo tra questi differenti punti di vista da cui la realtà si sente e percepisce diversamente, ma non in senso relativistico, bensì dando origine a tanti mondi o porzioni di mondo quanti sono i diversi occhi e corpi che vedono, e dunque, a diverse e non univoche verità, regole, costruzioni.

Lungi dal rappresentare un abbandono di qualsiasi tensione verso un piano comune, tale concezione rinvia immediatamente a questioni politiche e sociali, dal momento che la sensibilità si rivela anzitutto come la sensibilità dell’altro, dell’alterità e delle sue modalità, per cui risulta necessario domandarsi come stare e vivere insieme, come supportarsi in quanto insieme, ma senza far segno verso la conformazione di un uno-tutto pacifico ed armonico, quanto piuttosto agendo proprio a partire dalle singolarità, le differenze e i conflitti di interesse. Fare esperienza di una convivenza interspecifica che non si limiterà allora al vissuto di un soggetto umano e alle sue categorie percettive ed interpretative, ma che si aprirà invece ad una collettività di relazioni incarnate, affettive e respons-abili tra agenti umani e non, non significa dunque ritornare a fissazioni arcaiche nostalgiche di una pretesa purezza perduta, né procedere verso l’abbandono di un impegno nei confronti del futuro e della sua vivibilità. Significa piuttosto, come ha mostrato Guattari, ripartire dal piano tecno-ambientale, dai nuovi mondi di senso che ancora emergono nonostante l’anestetizzazione imposta dalle tecnologie di comunicazione ed informazione, dal dispiegarsi relazionale che permetta di ideare pratiche inedite a partire dal pensare con – e non a o al posto di.

Sara Baranzoni

 
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►25, 26, 27 agosto

Ultimi Fuochi Teatro
Demoni - Frammento 3/Stavrogin *
  ►25 agosto

C&C Company
Metamorphosis / Larva
  25, 26 agosto

Gruppo nanou
PARADISO [giardino]
 
►25 agosto

Roberto Magnani
e Giacomo Piermatti Alfabeto Apocalittico
  25, 26, 27 agosto

Ultimi Fuochi Teatro
Demoni - Frammento 1 - Marija


  25, 26, 27 agosto

Masque teatro
Vivarium
 
   
   
26 agosto

C&C Company
Metamorphosis/ Blatta
  26, 27 agosto

Sara Baranzoni, Paolo Vignola, Federica Timeto
- Fuorilogos
      27 agosto

Francesca Proia
Slow under construction
 
 
 
27 agosto

C&C Company
Metamorphosis/ Sapiens
  27 agosto

Enrico Malatesta
Percussion
  27 agosto

Stefania Tansini
L’ombelico dei limbi
 
► 20 ottobre

Marco D’Agostin
Gli anni
  ► 21 ottobre

Laminarie
È tutto qui
  ► 21 ottobre

Bernardo Casertano
Charta
 
► 21 ottobre

Cristina Kristal Rizzo
Paso doble 2004
  ► 22 ottobre

Città di Ebla
Brave
  ► 22 ottobre

Teatro Akropolis
Apocatastasi
     
     
  ► 31 ottobre

Silvia Maglioni & Graeme Thomson
UIQ: A Space Oddity (remix)
  ► 31 ottobre

Motus
Of The Nightingale I Envy The Fate
 


   
     
       
  ► 11 novembre

Dewey Dell
I’ll do, I’ll do, I’ll do
  ► 11 novembre

Francesco Marilungo
Dove lei non è
 
   
     
       
  ► 12 novembre

Aristide Rontini
Back Eye Black
  ► 12 novembre

Ateliersi
Il linguaggio degli oggetti
       
 
► 17 novembre

Masque teatro
VOODOO
► 18 novembre

Quotidiana.com
I greci, gente seria! Come i danzatori
  ► 18 novembre

Michele Selva
I corpi del suono
 
 
► 19 novembre

Teatro Koreja
Cumpanaggiu Il pane e il resto
  19 novembre
in collaborazione con Praxis
Rocco Ronchi
Sophrosyne. chi è il filosofo?